Q3 in breve: ricavi in calo e decisioni immediate
Remedy Entertainment ha pubblicato i risultati finanziari del terzo trimestre 2025, e i numeri non sono incoraggianti. L’azienda ha registrato un calo dei ricavi del 32% rispetto al 2024 e una perdita operativa di circa 16,4 milioni di euro.
A pesare in modo decisivo è stato il flop commerciale di FBC: Firebreak, il nuovo sparatutto cooperativo ambientato nello stesso universo di Control, che non è riuscito a conquistare il pubblico né la critica.
Il fallimento del progetto ha costretto il team a registrare un impairment di 14,9 milioni di euro, una perdita non monetaria ma significativa per l’immagine della compagnia.
Perché Firebreak non ha funzionato: lancio, feedback e numeri
Al momento, FBC: Firebreak conta meno di 30 giocatori attivi su Steam, un dato impietoso per un titolo che avrebbe dovuto essere il nuovo fiore all’occhiello di Remedy.
Il lancio è avvenuto tra bug, mancanze di funzionalità base come chat vocale e tutorial, e una direzione artistica confusa. Anche il successivo aggiornamento Breakpoint, pur introducendo miglioramenti, non è bastato a invertire la tendenza.
Molti fan hanno accusato Remedy di aver tentato di cavalcare la moda dei “co-op live service” senza avere la struttura per sostenerli, tradendo in parte la propria identità narrativa.
Le mosse di Remedy: risorse riallocate e priorità ai franchise chiave
Il CEO ad interim Markus Mäki ha dichiarato:
“Non siamo soddisfatti dei risultati recenti, ma restiamo fiduciosi nella nostra capacità di creare videogiochi che risuonino con i giocatori e che abbiano successo commerciale.”
Con queste parole, Remedy ha annunciato di spostare parte delle risorse di sviluppo da Firebreak ad altri progetti in produzione, segnando di fatto la fine del supporto attivo al titolo.
Cosa cambia per i progetti in corso
L’attenzione del team ora si concentra sui due pilastri del futuro di Remedy:
- Control 2, seguito dell’acclamato titolo del 2019;
- Max Payne Remake, sviluppato in collaborazione con Rockstar Games.
Entrambi i progetti vengono ora trattati come priorità assolute, con team di sviluppo più ampi e budget riorganizzati. Firebreak, invece, sembra destinato a un rapido oblio, salvo un’eventuale riapparizione come progetto minore o sperimentale.
Impatto per i giocatori: supporto a Firebreak e timeline degli aggiornamenti
Sebbene Remedy non abbia annunciato la chiusura ufficiale dei server di FBC: Firebreak, l’azienda ha chiarito che non investirà più attivamente nello sviluppo di nuovi contenuti.
Chi possiede già il gioco potrà continuare a giocare, ma le prospettive di aggiornamenti futuri sono minime.
L’attenzione dei fan si è già spostata verso Control 2, che promette una narrativa ancora più ampia e un gameplay più raffinato.
Prospettive e rischi per il 2026
Nonostante il flop, qualche nota positiva c’è: le royalty da abbonamenti e vendite digitali sono cresciute da 0,8 a oltre 6 milioni di euro, soprattutto grazie a Alan Wake 2 e Control.
La liquidità aziendale è in aumento, segno che il portafoglio Remedy resta solido.
Tuttavia, l’azienda dovrà dimostrare di aver imparato dai propri errori: dopo Firebreak, gli investitori chiedono una strategia più conservativa e orientata ai franchise già amati dal pubblico.
Conclusioni: lezioni dal flop e la strategia per ripartire
Remedy è in un momento delicato, ma non drammatico.
Il fallimento di FBC: Firebreak rappresenta un duro colpo, ma anche un’occasione per riallinearsi alle proprie radici narrative.
Con Control 2 e il remake di Max Payne, lo studio può riconquistare credibilità e dimostrare che la sua vera forza resta quella di raccontare storie potenti, più che inseguire mode passeggere.
Articoli recenti: Director di FF7 Rebirth Sogna un gioco come Expdetion 33 – Saints Row 7 può esser realtà

