Amazon Games ha chiarito che New World non chiuderà nel breve periodo, ma ha anche lasciato intendere che il futuro del suo MMORPG non è più una certezza oltre il 2026.
Una dichiarazione che ha riacceso le discussioni tra i fan e che segna un nuovo capitolo, non troppo rassicurante, per uno dei progetti più ambiziosi ma anche più travagliati dell’azienda di Seattle.
Un MMO nato con grandi ambizioni
Quando New World è arrivato nel 2021, Amazon Games lo ha presentato come il nuovo punto di riferimento per gli appassionati di MMO, un titolo capace di fondere un’economia viva, un combattimento dinamico e un mondo in continua evoluzione.
Nelle prime settimane, il successo è stato clamoroso: centinaia di migliaia di giocatori su Steam, server pieni e recensioni entusiaste.
Ma come spesso accade nel genere, l’entusiasmo iniziale non è bastato a mantenere la base attiva nel tempo.
Bug, bilanciamento altalenante e una progressione considerata “grindosa” da parte di molti utenti hanno rallentato la crescita, fino a far emergere un interrogativo che oggi torna d’attualità: quanto potrà durare ancora New World?
Le dichiarazioni di Amazon Games
Durante una recente intervista, Amazon Games ha confermato che il gioco continuerà a essere supportato nei prossimi mesi, ma non ha voluto garantire il suo futuro oltre il 2026.
Una formula diplomatica, che suona come: “non chiude subito, ma nemmeno possiamo promettere che resterà per sempre”.
Secondo il team, il supporto dipenderà dalla risposta della community e dai risultati commerciali delle prossime espansioni e aggiornamenti.
In altre parole, il destino del gioco è ora nelle mani dei giocatori: se l’interesse calerà ulteriormente, il rischio di una chiusura non è più remoto.
La community tra speranza e preoccupazione
Sui social e nei forum dedicati, i fan si sono divisi.
C’è chi interpreta le parole di Amazon come un normale chiarimento amministrativo — una sorta di “non possiamo garantire oltre una certa data” — e chi invece le vede come il preludio di un addio già scritto.
Molti giocatori storici chiedono che l’azienda investa ancora nel titolo, magari con una seconda grande espansione o una ristrutturazione del sistema di missioni, così da riportare in vita il senso di scoperta dei primi mesi.
Altri, invece, invitano a “prepararsi al peggio”, ricordando casi simili come Crucible, l’altro progetto Amazon chiuso prematuramente.
Il contesto: Amazon Games e un percorso difficile
La situazione di New World è strettamente legata alla storia recente di Amazon Games.
L’azienda ha investito molto nel settore, ma con risultati altalenanti: Lost Ark ha mantenuto un discreto successo (pur essendo sviluppato da Smilegate), mentre altri progetti interni non hanno mai trovato il loro pubblico.
Con il passare del tempo, Amazon sembra orientarsi verso un modello più prudente, concentrandosi su partnership e licenze (come l’atteso MMO de Il Signore degli Anelli) piuttosto che sullo sviluppo interno di IP originali.
In questo scenario, New World rappresenta un caso di studio: un prodotto costoso, tecnicamente solido, ma che non è mai riuscito a diventare il “nuovo World of Warcraft” come molti speravano.
Cosa succederà nei prossimi mesi
Amazon ha promesso nuovi aggiornamenti e bilanciamenti per tutto il 2025, con eventi stagionali e ricompense per i giocatori attivi.
Tuttavia, non è chiaro se verranno introdotte espansioni di grande scala o se il team si limiterà a un mantenimento del gioco.
In ogni caso, la roadmap attuale non prevede chiusure imminenti, e il gioco resta pienamente operativo su Steam con server attivi in tutte le regioni principali.
Il nostro punto di vista
Da un lato, è positivo che Amazon non abbia deciso di abbandonare subito New World.
Dall’altro, il messaggio lascia trasparire una mancanza di visione a lungo termine, un peccato per un titolo che aveva ancora margini di evoluzione.
Il 2026, in fondo, non è poi così lontano: se Amazon vorrà davvero salvare il progetto, dovrà farlo rinnovando l’esperienza, attirando nuovi giocatori e premiando la fedeltà di chi è rimasto.
Una semplice “manutenzione” non basterà.
Per ora, New World resta vivo, ma il suo destino è appeso a un filo.
La speranza è che non si tratti solo di un prolungamento tecnico, ma dell’inizio di un rilancio vero e propri
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