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Prezzo dei videogiochi nel 2025: la posizione di Tim Cain sulla distribuzione digitale e i margini dei publisher

Personaggio in stile videogioco che tiene in mano pile di soldi, simbolo dei profitti digitali e del dibattito sui prezzi dei videogiochiI prezzi dei giochi A potrebbero essere più bassi ma i publisher non la pensano cosi

Tim Cain, co‑creatore di Fallout, ha rilanciato un tema centrale nel dibattito sul prezzo dei videogiochi: il passaggio al digitale ha ridotto costi di produzione, distribuzione e logistica, ma questi risparmi non sarebbero stati trasferiti ai giocatori. Secondo Cain, i publisher hanno preferito mantenere margini più elevati anziché ridurre i prezzi di vendita al dettaglio.

Cain sottolinea che, in teoria, la transizione dal supporto fisico a quello digitale avrebbe potuto portare a prezzi più bassi; nella pratica invece i listini attuali dei titoli AAA si attestano spesso tra i 70 e gli 80 €, con le edizioni speciali che raggiungono cifre superiori una volta inclusi contenuti extra. Anche tenendo conto dell’inflazione, molti consumatori percepiscono comunque un aumento reale del costo per fruire delle nuove uscite.

Il commento di Cain arriva in un momento in cui il mercato si sta ridefinendo attorno ai servizi in abbonamento come Game Pass e PlayStation Plus. Questi servizi offrono accesso a un catalogo ampio a fronte di un canone mensile, ma allo stesso tempo rafforzano il peso dei grandi publisher e delle piattaforme, rendendo più difficile per gli studi piccoli e indipendenti emergere senza accordi vantaggiosi.

Cain propone alcuni suggerimenti pratici per i giocatori:

  • sostenere gli studi indipendenti che propongono esperienze di qualità a prezzi equi;
  • evitare acquisti impulsivi o preordini non necessari;
  • privilegiare prodotti che rispettano il rapporto qualità/prezzo piuttosto che comprare esclusivamente per il brand.

Il dibattito non è risolto: da una parte ci sono i costi crescenti di sviluppo, live‑service e marketing globale; dall’altra la domanda di maggiore trasparenza su come vengono distribuite le risorse generate dal digitale. La posizione di Cain invita l’industria a spiegare meglio come vengono investiti i risparmi operativi e a valutare modelli di prezzo più equi per i consumatori.


La trasparenza sui risparmi derivanti dal digitale aiuterebbe a ricostruire fiducia tra giocatori e publisher; è una richiesta ragionevole in un mercato sempre più dominato da servizi e live‑ops.

Di Lorenzo Severino aka (endler)

Lorenzo è il fondatore e uno dei redattori di GameToday.it. Appassionato di videogiochi a 360 gradi, segue da vicino le novità del settore e cura news e approfondimenti con uno stile diretto e autentico.

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