Il 97% delle firme è stato verificato: la petizione contro la chiusura dei giochi digitali si avvicina alla Commissione Europea.
L’iniziativa europea Stop Killing Games continua a guadagnare terreno e si avvicina a un traguardo storico. soltanto il 3% delle firme raccolte non ha superato il processo di verifica. Un risultato eccezionale che conferma la solidità della campagna e la possibilità concreta che venga presto esaminata dalla Commissione Europea.
L’obiettivo di Stop Killing Games è chiaro: impedire alle aziende di disattivare i server dei giochi acquistati digitalmente, preservando il diritto dei giocatori ad accedere ai titoli per cui hanno pagato. Un tema sempre più attuale in un’industria in cui molti prodotti dipendono dai servizi online, e che rischiano di sparire una volta terminato il supporto ufficiale.
Il successo dell’iniziativa non è casuale. Lanciata all’inizio del 2024, la petizione ha ottenuto l’appoggio di decine di migliaia di utenti da tutta Europa, stanchi di vedere giochi rimossi o resi inaccessibili nonostante l’acquisto legittimo. Con la verifica ormai quasi completa, il prossimo passo sarà la valutazione da parte della Commissione Europea, che potrà decidere se aprire un dibattito ufficiale sul tema della preservazione digitale.
Gli esperti ritengono che l’iniziativa possa rappresentare un punto di svolta nella legislazione europea sui diritti dei consumatori digitali. Se approvata, potrebbe costringere gli editori a garantire l’accesso offline o versioni “salvaguardate” dei propri giochi, evitando che intere opere spariscano nel nulla dopo la chiusura dei server.
Il messaggio è forte: in un mondo sempre più digitale, la proprietà dei giochi acquistati non può essere effimera. Stop Killing Games rappresenta la voce di milioni di giocatori che chiedono rispetto e trasparenza. Ora la palla passa alle istituzioni europee: sarà Bruxelles a decidere se ascoltare questo appello e trasformarlo in un precedente importante per l’intera industria videoludica.
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